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Anthea e Adacta promuovono l’incontro con FacilityLive, una storia non ordinaria di innovazione italiana

Nel novembre 2016 la BBC World News l’ha definita “la start up italiana che cambierà la Search sul web”, mentre tanti ne parlano come l’”anti-google” italiana. È FacilityLive, start up hi tech che non nasce nella Silicon Valley, ma a Pavia e che dalla città lombarda ha saputo ottenere brevetti in 44 Paesi e raccogliere 30 milioni di investimenti privati portando la sua attuale company valuation a 225 milioni di euro. È questa la storia che Anthea assieme ad Adacta ha voluto raccontare ai vicentini proponendo un incontro con i fondatori della startup  “FacilityLive”, Gianpiero Lotito e Mariuccia Teroni.

Negli spazi di Adacta, in strada Marosticana, i due hanno raccontato la nascita, la crescita e il successo della loro tecnologia innovativa: una piattaforma per la gestione delle informazioni contenente un motore di ricerca di nuova generazione, che è già stata adottata in prestigiose multinazionali e certificata da global system integrator.

FacilityLive – hanno spiegato i due fondatori – è considerata oggi una delle piattaforme europee del futuro. La sua tecnologia è rivoluzionaria: uno strato di intelligenza in grado di riconoscere le architetture delle informazioni – anche quelle che altri definiscono destrutturate – e che, attraverso la search, restituisce in modo pertinente e organizzato il risultato, in qualsiasi formato esso si trovi in origine. Fondata nel 2010 la start up vanta oggi nella sua struttura 80 persone, con giovani talenti provenienti da tutta Italia e rientrati dall’estero, manager e professionisti internazionali. FacilityLive ha inoltre partecipato al Consiglio Europeo per la Competitività 2016 (organizzato dalla Presidenza Olandese della Commissione Europea) nel quale Gianpiero Lotito è stato l’imprenditore innovativo scelto dal Ministro dello Sviluppo Economico Italiano a rappresentare l’Italia per dare indicazioni, insieme ai colleghi scelti negli altri 28 paesi, sul futuro digitale dell’Europa.

“Il momento che stiamo vivendo – ha spiegato Gianpiero Lotito – necessita di coraggio e visione a lungo termine. Bisogna utilizzare la finestra di tempo che si è aperta e che non durerà molto. Nel nostro caso siamo partiti in 7 persone da un appartamento di Pavia e in 6 anni siamo arrivati dove siamo ora. Abbiamo deciso di non puntate tutto sul fatturato o sulla vendita del prodotto, ma di lavorare con l’obiettivo di cambiare un modello. Il compito dei media, dei politici, dei professionisti e degli imprenditori è quello di innovare. Spesso ci piangiamo addosso, ma attualmente l’Italia è un Paese che consente grandi opportunità, e ha, ad esempio, una legislazione che attraverso l’equity funding permette alle aziende di finanziarsi e agli investitori di avere vantaggi fiscali, anche se ancora limitati”.

“Nella nostra realtà – ha aggiunto Mariuccia Teroni, che dedica una parte importante della sua attività di founder alle risorse umane dell’azienda e allo sviluppo delle competenze digitali – sono tutti ragazzi italiani che non scelgono di lavorare per noi solo per questioni economiche, ma perché sanno di costruire qualcosa di importante. Hanno deciso di essere protagonisti attivi dell’azienda e della sua avventura, che non è solo costruire una tecnologia innovativa, ma anche un modello a cui ispirarsi. Abbiamo scelto di rimanere in Italia non perché non ci fossero richieste dall’estero, anzi, ma perché volevamo restituire qualcosa al nostro territorio. Nel futuro serviranno sempre di più posti di lavoro con persone ‘open mind’. Il momento che stiamo vivendo oggi in Europa è simile a quello che 30 anni fa diede una svolta globale alla Silicon Valley: l’importante è dare fiducia ai giovani creando opportunità”.

“Da sempre stiamo dalla parte dell’innovazione e del coraggio delle idee – hanno sottolineato Paolo Boschini di Adacta e Flavio Marelli di Anthea Spa, che hanno introdotto l’incontro -. Per questo siamo felici di aver presentato FacilityLive: la sua storia ci racconta che quando ci sono talento e competenze si possono davvero raggiungere traguardi significativi, anche restando in Italia. Uno sprone, quindi, per molti imprenditori del nostro territorio a non essere rinunciatari ma ad imboccare la strada dell’innovazione assieme ai loro professionisti e ai giovani più brillanti che certamente non mancano nel nostro Paese”.

 

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