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L’Italia occupa una posizione tra le peggiori per quanto riguarda l’#equilibrio tra #vita e #lavoro, il che non sorprende considerando l’aumento della fuga dei nostri giovani #talenti.

Secondo Remote, piattaforma che tratta tematiche e servizi attinenti al capitale umano su scala globale, l’Italia occupa il quart’ultimo posto a livello europeo.

I primi posti sono occupati dai paesi che hanno un congedo di maternità obbligatorio (Lussemburgo), un salariominimo significativo (Spagna) e un gran numero di gferie disponibili annualmente (Francia).

Altri fattori quali l’’assistenzasanitaria, gli orari di lavoro medi, la retribuzione in caso di malattia, i livelli di inclusività LGBTQ+ e quelli di felicità espressi dai dipendenti, incidono sulla posizione nella classifica.

In Italia, la mancanza di un salario minimo rappresenta un grave problema. Inoltre, l’indice di inclusività del nostro Paese non è tra i più positivi, trovandoci al 19º posto su 30 secondo tale criterio.

Non sorprende quindi che sempre più giovani italiani (tra i 20 e i 34 anni), nell’arco del secondo decennio degli anni Duemila, stiano optando per l’emigrazione: trovano all’estero condizioni lavorative e stipendi che consentono loro di vivere in modo dignitoso e autonomo.

Ci auguriamo di assistere nei prossimi anni ad un’inversione di tendenza e che il nostro paese riesca finalmente ad offrire ai nostri giovani e ai giovani di tutto il mondo le condizioni ideali per vivere e crescere.

https://www.lastampa.it/economia/2024/04/25/news/italia_sondaggio_vita_lavoro-14252854/

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